La Biennale di Venezia: le origini

Fin dal lontano 1895, anno della sua fondazione, i Giardini di Castello ospitano un evento immancabile all’interno del panorama culturale mondiale, la celeberrima Biennale di Venezia: il palazzo dell’esposizione, progettato da Enrico Trevisanato con la sua facciata realizzata dal pittore Marius de Maria fu sede della prima edizione della Biennale di Arte, inaugurata il 30 aprile 1895 e che già alla prima edizione accolse ben 224.000 visitatori.

Negli anni successivi, e fino al primo conflitto bellico mondiale durante il quale l’attività della Biennale di Venezia fu interrotta, la manifestazione crebbe grazie all’inaugurazione di Ca Pesaro (su lascito della duchessa Bevilacqua La Masa) avvenuta nel 1902 e diretta dalla medesima segreteria, e già nell’edizione del 1910 era forte il respiro internazionale in virtù di un’intera sala dedicata a Gustav Klimt, un’altra che esponeva le opere di Renoir ed una terza che proponeva un’introspettiva su Courbet. Tuttavia, nonostante fosse prevista la presenza di un’opera di Pablo Picasso, la stessa venne rimossa per paura di creare scandali in virtù della sua eccezionale spinta innovativa, e si dovrà attendere il 1948 per vedere un lavoro del celebre pittore catalano esposto ai Giardini della Biennale. Al 1914, ultimo anno prima dello stop, sono ben 7  i padiglioni creati assieme al Padiglione Italia presso i Giardini.

Nel periodo tra le due guerre mondiali viene dato in primis spazio alle avanguardie (nell’edizione del 1920 saranno presenti Impressionisti, Postimpressionisti, Die Bruecke) ed il ruolo di presidente della Manifestazione non sarà più coincidente con quello del Primo cittadino veneziano: Giovanni Bordiga sarà dunque il primo presidente della Biennale, affiancato dal Segretario Vittorio Pica e (per soli 8 anni dal 22 al 30) un consiglio direttivo. A fine decennio, dopo la nascita dell’Archivio Storico di Arte Contemporanea, la Biennale passa sotto il controllo dello Stato, che guidata dal Conte Giuseppe Volpi di Misurata creerà la Biennale Musica, la Biennale Teatro e, soprattutto, la Biennale Cinema, o Mostra del Cinema Internazionale di Venezia, la prima nel suo genere al mondo, ospitata presso la terrazza dell’hotel Excelsior al Lido di Venezia fino al 1937, anno in cui verrà spostata al palazzo del Cinema.

Pulizia degli ambienti e prevenzione

In questo momento delicato (fine marzo 2020, ndr) con gli hotel chiusi ed il mondo appeso ad un filo, in attesa di conoscere la sorte che ci toccherà post COVID-19, noi dell’Albergo Marin continueremo a seguire una linea quanto più BIO possibile nell’utilizzo di presidi volti a rendere migliore la qualità dei vostri soggiorni in hotel.

Per quanto concerne i prodotti per la pulizia delle camere e degli spazi comuni, ivi compresa sala colazione e cucina, utilizzeremo il materiale fornito da Magris S.p.A.  La stessa Magris ci fornisce la linea cortesia personalizzata, realizzata con prodotti BIO (sapone, docciaschiuma, shampoo, etc.).

La pluriennale partnership con EKONORE poi, continuerà arricchendosi di un’importante novità: dopo la realizzazione dell’impianto esterno atto a prevenire la nascita e la penetrazione di zanzare all’interno dell’hotel (2019), alla derattizzazione (obbligatoria per legge ma non per questo meno importante), al monitoraggio blatte e scarafaggi, e soprattutto al monitoraggio effettuato per prevenire le cimici dei letti (monitoraggio bimestrale, volto all’immediata individuazione di eventuali infestanti provenienti dall’esterno veicolati dai bagagli di ignari ospiti), nel 2020 abbiamo acquistato un macchinario all’ozono che ci permetterà di sterilizzare completamente ogni camera (oltre che gli spazi comuni) prima dell’ingresso dell’ospite, eliminando la presenza di possibili cattivi odori, muffe, batteri e virus.

Speriamo che questo sforzo possa continuare anche in futuro per rendere il soggiorno dei nostri ospiti quanto più gradevole possibile.

La decisione: stop ai portali online

L’emergenza derivante dalla pandemia di COVID-19 ha per l’ennesima volta evidenziato il dispotismo dei portali di prenotazioni online, generalmente definiti OTA (online travel agents). Alle numerose disdette di prenotazioni con tariffa non rimborsabile, nonostante il DPCM cura Italia prevedesse l’emissione di un voucher a beneficio dei clienti impossibilitati a viaggiare, molte OTA, BOOKINGCOM in primis, si sono di fatto sostituite al legislatore definendo delle regole proprie, in contrasto con la legge italiana e del tutto penalizzanti per le strutture ricettive. Sostanzialmente escludevano il modello del voucher a favore invece del rimborso totale degli ospiti. Ora, se questo al cliente può sembrare un atto caritatevole, va considerato il fatto che i rimborsi avvenivano “attingendo” alle casse dell’hotel, addebitando a questi ultimi l’intera cifra da rimborsare all’ospite: in un momento così critico, una soluzione di questo genere ha finito per depauperare ulteriormente le casse delle Aziende, prive di lavoro e costrette a far fronte a una marea di costi a dispetto di cash flows inesistenti.

Ecco perciò che noi dell’Albergo Marin assieme ad altri colleghi di Venezia, e non solo, abbiamo fatto opt out, ossia abbiamo deciso di interrompere la collaborazione con i portali online per un periodo indeterminato, almeno fino a quando non cesseranno tutti questi soprusi. Per prenotare il nostro hotel allora dovrete procedere tramite il nostro sito ufficiale, inviare una mail o contattarci telefonicamente. Vi aspettiamo numerosi ancora più bisognosi del vostro supporto e della vostra presenza!

La Divina Marchesa: arte e vita di Luisa Casati, dalla Belle Epoque agli anni folli

La prima mostra dedicata a Luisa Casati celebra la Divina Marchesa, autentica leggenda vivente e fonte di ispirazione ancora oggi di artisti e maison di alta moda: un appuntamento assolutamente da non mancare durante il vostro soggiorno a Venezia.

Fino all’8 Marzo 2015 Palazzo Fortuny sarà la sede di questa straordinaria esposizione  ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, e coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore.

Attraverso i tre piani di Palazzo Fortuny e le centinaia di opere provenienti da collezioni private e da musei internazionali si potrà scoprire la donna che lo scrittore francese Jean Cocteau ha definito  un ‘tipo’ all’estremo capace non di stupire ma di sbalordire! Questo poiché il suo amore per l’arte e il  narcisismo portato all’eccesso hanno reso la Divina Marchesa  una fra le donne più rappresentate della storia: eletta come “musa” da dadaisti, surrealisti e futuristi, divenne ben presto una vera e propria leggenda vivente, sinonimo essa stessa di modernità ed avanguardia.

Moglie del marchese milanese Camillo Casati Stampa di Soncino, Luisa nel 1910 acquista Palazzo Venier dei Leoni, oggi sede del Museo Guggenheim, eleggendolo dapprima a propria residenza e ben presto fulcro della vita mondana veneziana.

La sua eccentricità nello stupire i contemporanei non ha eguali, basti pensare che la Marchesa riesce a dissipare il suo intero patrimonio in feste sfarzose che la portano addirittura ad affittare l’intera piazza San Marco; senza pensare poi al suo vanto, uno zoo privato con tanto di ghepardi e boa con i quali amava passeggiare tra le calli veneziane, lasciando naturalmente impietriti i turisti che la incontravano. La notte veneziana faceva da sfondo alla sua eccentricità: amava girare in gondola nuda sotto la pelliccia, rigorosamente aperta.

Di impatto sono le parole di Shakespeare scelte dalla nipote per il suo epitaffio che si legge a Londra nel Brompton Cemetery, laddove la Marchesa è sepolta: “L’età non può appassirla, né l’abitudine rendere insipida la sua varietà infinita”.

Per arricchire il Vostro soggiorno a Venezia non mancate di visitare la mostra della Divina Marchesa Luisa Casati, uno dei protagonisti più particolari (e meno conosciuti ai più) che ha contribuito ad accrescere la magia sprigionata e conservate nel tempo dalla città lagunare.

L’immagine della città europea: dal rinascimento al secolo dei lumi

Come vengono rappresentate le città in Europa? Dal rinascimento al secolo dei lumi, ecco uno spaccato dell’evoluzione cittadina in mostra al museo Correr.

Il famosissimo Museo Civico Correr, che affaccia in Piazza San Marco, ospita questa meravigliosa mostra di oltre ottanta opere tra disegni e dipinti provenienti da collezioni private e pubbliche non solo italiane. L’esposizione vuole racchiudere la bellezza delle città principali d’Europa durante il periodo che va dal Rinascimento al Secolo dei Lumi.

Come tutti sanno, già dal Medioevo, le città erano considerate il vanto di uno Stato, più belle, ben fatte e organizzate erano le città, più lo stato acquistava prestigio ed importanza Per questo motivo i soggetti più rappresentati dai principali artisti europei di quel periodo, erano appunto i centri urbani più importanti del vecchio continente. L’Italia è una delle parti principali di questa mostra in quanto fu la prima ad introdurre già dal 1400, l’imago urbis, che esprimeva le ambizioni dei papi, principi e sovrani che la governavano.

Vieni a scoprire il fascino di questa interessantissima mostra intitolata “L’immagine della città europea, dal rinascimento al secolo de lumi”, visibile al Museo Correr a partire da Febbraio 2014

Pietro Bellotti a Ca’ Rezzonico: Archivi del vedutismo

Pietro Bellotti a Ca’ Rezzonico, Venezia.

Pietro Bellotti arriva per la prima volta a Ca’ Rezzonico, meraviglioso e famoso palazzo settecentesco adibito a museo che affaccia sul Canal Grande, come uno dei principali protagonisti dell’esposizione dedicata agli artisti meno conosciuti del 1700.

Gli “Archivi del Vedutismo” è una mostra che racchiude le opere principali di questo artista (circa una quarantina), noto per essere il nipote del Canaletto.

Bellotti, nato a Venezia nel 1725, esporta la sua opera e la sua bravura principalmente in Francia, approfittando della notorietà dello zio. Ha vissuto per cinquant’anni a Tolosa, dove ha lavorato sotto il nome di “Le Sieur Canaley” o “ Pietro Bellotti di Canalety”. Conosciuto anche a Parigi, Nantes e Lille, opera anche per un breve periodo in Inghilterra. Dello zio usa però solamente il nome, infatti, il suo stile e le sue opere sono completamente personali e ritraggono le viste più suggestive delle principali città europee.

Scopri questa straordinaria mostra, aperta fino al 28 Aprile 2014

Manet: Ritorno a Venezia

Avete ancora pochi giorni per accorrere a vedere la mostra Manet: Ritorno a Venezia che sta volgendo alla sua conclusione in questo periodo. Fino al 1° Settembre la fondazione Musei Civici la ospiterà nelle sale del Palazzo Ducale.

Questa mostra è stata organizzata in collaborazione con il Museo D’Orsay, l’istituzione che conserva più dipinti creati dall’artista Francese al mondo. L’esposizione conta circa un’ottantina d’opere tra dipinti, incisioni, bozzetti e disegni.

Manet: Ritorno a Venezia affronta un percorso nella gioventù dell’artista e sui modelli culturali che lo hanno influenzato durane questo periodo fondamentale della sua vita. Sarà possibile notare l’impronta che l’Italia ha avuto sul suo stile, e in particolare come abbia appreso tecniche da famosi artisti Veneziani quali il Tintoretto.

Se anche voi volete vedere questa mostra a Venezia, non dimenticate di prenotare il vostro soggiorno con Albergo Marin!

Venezia: il Dialetto Veneziano

La caratteristica principale del dialetto Veneziano è la sua musicalità: a un orecchio non abituato, potrebbe suscitare un sorriso con le sue intonazioni esagerate e i suoi toni altalenanti. Per le calli della città lagunare avrete senz’altro l’opportunità di sentire qualche locale parlarlo.

Come probabilmente ben sapete, ogni regione d’Italia è caratterizzata anche dalla differenza delle forme dialettali che si sono evolute attraverso i secoli, riflettendo anche la storia del luogo e delle invasioni e influenze che ha subito. In alcuni casi le inflessioni linguistiche si notano tra città a poca distanza l’una dall’altra. Questo è il caso di Venezia, il cui forte e marcato dialetto Veneziano è unico al mondo.

Il Veneto lagunare o dialetto Veneziano è una variante specifica del Veneto parlato nelle zone lagunari e nei territori limitrofi. Questo si suddivide in ulteriori categorie quali il chioggiotto, il pellestrinotto, il dialetto di Burano e della laguna nord, il caorlotto e il veneziano di terraferma.

Se anche voi volete provare con le vostre orecchie il suono di una parlata Veneziana, non dimenticate di soggiornare nella città lagunare con Albergo Marin!

Biennale Musica: Altra Voce, Altro Spazio

La Biennale è arte, e l’arte è anche musica. Quest’autunno si aprirà con una serie di appuntamenti tutti dedicati a 81 compositori, la maggior parte dei quali sono nati negli anni ’70 e ’80. Dal 4 al 13 Ottobre si svolgerà a Venezia il Festival Internazionale di Musica Contemporanea: in tutto sono 33 concerti, con 3 appuntamenti al giorno. Molti degli artisti che vedremo si esibiranno in anteprima mondiale.

La 57esima edizione di questo festival prende il nome di Altra Voce, Altro Spazio. Queste parole riassumono il concetto di musica e le due idee cardine che lo hanno rivoluzionato. La vita vive nel suono, e il suono si articola nello spazio eternamente in evoluzione tramandato dalle generazioni, acquistando nuovi significati mentre le persone cercano disperatamente di aggrapparsi ai vecchi.

Se anche voi volete partecipare a questo evento, non dimenticate di prenotare il vostro albergo a Venezia con noi!

Mostra Vedova Plurimo

Emilio Vedova è un artista Italiano scomparso nell’ultimo decennio. Nato a Venezia, ha sempre avuto un profondo legame con la città lagunare; è stato un autodidatta, ricevendo le basi da una famiglia artigiano-operaia.

Quest’anno, in occasione della Biennale, Venezia ha deciso di rendere omaggio a Vedova. L’astista ha già partecipato all’evento in passato, diventandone il protagonista in molti casi. In quest’edizione, le sue opere popolano ancora una volta le strade della città e i più frequentati centri di essa. Tra questi troviamo il Museo Correr, CaRezzonico e la Galleria Internazionale d’Arte Moderna.

Attraverso un percorso chiamato “Vedova Plurimo” questi luoghi provano a ricostruire la figura dell’artista, proponendo di rileggere alcune delle sue opere alla luce della storia artistica della città lagunare che, inevitabilmente, ha permeato anche la sua straordinaria personalità.

Se anche voi volete visitare la mostra “Vedova Plurimo” che si protrarrà fino alla metà di Ottobre, non dimenticate di prenotare il vostro soggiorno con Albergo Marin!